MARIKA, LA DONNA IN CARRIERA ED IL PESO DEL PERFEZIONISMO
Intrappolata nel suo perfezionismo …
Marika è una giovane donna di 40 anni, solare e gentile e con un bellissimo viso. I suoi occhi chiari e il suo sorriso arrivano dritti al cuore delle persone. Ha una bella famiglia e due figli. È una professionista con un lavoro di responsabilità e ben remunerato. Vive in una bella casa che la rispecchia totalmente: luminosa, riposante e accogliente come lei, una casa dove spesso vengono volentieri amici e amici dei figli.
Una donna fortunata? Direi di si. Una donna perfetta e invidiabile? Forse …. se non fosse che pesa tantissimo! Marika ha circa 40 kg in più rispetto al suo peso forma e mostra anche qualche anno in più rispetto alla sua età, la pelle del corpo si piega più volte sull’addome, le gambe gonfie sono piene di capillari e cellulite!
Marika è sempre stata normopeso e ha cominciato ad ingrassare dopo pochi anni di matrimonio: era felice ma conciliare lavoro, marito e casa, specialmente nella sua testa dove perfezionismo e necessità di essere all’altezza in tutto era portato all’estremo, comportava una fatica enorme. I pasti erano disordinati e cominciava a mangiare con voracità, senza accorgersene. La nascita dei due figli ha ovviamente aumentato il carico di lavoro e peggiorato questo stato d’ansia latente. La necessità maniacale di perfezione su tutti i fronti comporta un lavoro che cozza inevitabilmente con il numero di ore di una giornata!! La frustrazione e la sensazione di far male quasi tutto porta ad uno stato emotivo negativo che va compensato. Come? Marika non ha tempo per fare sport, ha messo in un cassetto i suoi hobby, vedere gli amici è bello, ma è un lavoro in più perché la tavola deve essere perfetta e la cena buonissima e alla fine è sfinita e non vede l’ora che se ne vadano! L’unica cosa che le da’ compensazione e soddisfazione è il cibo e in particolare il cioccolato!! E se non c’è, va bene qualsiasi altra cosa le riempia il vuoto: se l’anima non è libera di volare, facendo quello che la fa star bene, inevitabilmente soffre e reclama attenzioni e cerca di farsi “vedere”. La sofferenza di Marika ora si “vede” benissimo: pesa 100 kg!!! sempre bella ma decisamente in sovrappeso.
Marika si rende conto di come si è ridotta e di quanti anni di vita sta sprecando. Da anni passa da centri di dimagrimento estetici a massaggi, da creme a improbabili vestiti “dimagranti”, da palestre a personal trainer, da dietologi a psicologi alternando dimagrimenti a repentine riprese di peso: praticamente è sempre a dieta, ma sempre più grassa. Il risultato è che ora pesa 110 kg!! è ufficialmente obesa….
In realtà nel suo guscio, tra i suoi affetti è felice. È solo quando esce che si sente sotto osservazione e a disagio. No, non è vero! In realtà si sente a disagio anche con il marito e i suoi figli. Anche con i suoi genitori, che non perdono occasione per ricordarle quanto era bella quando era in forma… come se lei non avesse gli specchi a casa sua! Però niente riesce a motivarla ed a renderla costante. A volte, si sente come un automa che apre il frigorifero e mangia tutto quello che trova di commestibile: non è lei, è come se un altro cervello si mettesse in funzione e non rispondesse più a razionalità e forza di volontà. Perché non riesce a dimagrire?? Non riesce a spiegarselo ed è disperata e disillusa: forse non ci riuscirà mai!
La svolta inaspettata …
Poi succede qualcosa di veramente inaspettato: arriva nelle vite delle persone un virus potente e sconosciuto, subdolo e mortale che costringe tutti ad una reclusione forzata in casa: stop lavoro, figli da accompagnare a scuola, cena con amici, viaggi, lavoro, …
I giorni scorrono lenti e uguali, delimitati dal confine sicuro e rassicurante delle mura domestiche. Marika si accorge piano piano di stare bene, inaspettatamente bene, come non ricordava da anni: senza orari, senza pressioni, senza tenere la casa in ordine perchè tanto non passerà nessuno, senza lavare e stirare troppo perchè tanto si sta tutti comodi in tuta, senza fare progetti e senza scadenze. Si mette a leggere libri che da anni desiderava leggere, mette a posto le sue cose, butta cose vecchie e inservibili, fa spazio in casa e nella testa, riprende il vecchio hobby che le piaceva tanto di dipingere ad acquerello, le viene in mente che le piacerebbe riprendere a giocare a tennis che non pratica più da 25 anni, e dorme tanto, finalmente.
Senza fatica si accorge che non mangia più compulsivamente e anzi spesso si dimentica di mangiare come fanno i bambini che quando giocano si dimenticano di tutto. Dopo tanti anni, Marika si è dedicata attenzioni e spazi, si è lasciata guidare dai suoi ritmi naturali, ha fatto quello che aveva voglia di fare. Ha semplicemente lasciato che desideri e gioia la guidassero, non gli impegni. E ha cominciato a DIMAGRIRE un po’….
… e il passo decisivo
Finito il lock-down, fissa un appuntamento con il nostro studio: vuole un professionista esperto che la segua, anzi una dottoressa: “forse mi sentirò più a mio agio con una donna; speriamo che sia comprensiva e non mi giudichi per il mio aspetto! Ho paura che mi reputi una persona incapace e priva di forza di volontà”.
Marika si presenta puntuale e un pò preoccupata: ne ha provate tante, ma è piena di voglia di fare stavolta, senza cercare scorciatoie e bacchette magiche. Sa che ci vorrà impegno e costanza: non sarà una passeggiata!
Dopo anamnesi, visita medica e misurazioni, il responso è chiaro: obesità di II tipo, giro vita di 101 cm, diabete, ipercolesterolemia e pressione alta= sindrome metabolica! Non è più solo una questione estetica ma una questione di vita! Il suo punteggio di rischio malattia è molto alto! Vengono forniti a Marika tutti i dettagli della dieta e soprattutto il percorso che dovrà affrontare per mantenere per sempre uno stato fisico ideale. È felice, fiduciosa, ma quasi incredula quando le diciamo che il dimagrimento previsto sarà di circa 6 Kg al mese, in assoluto benessere e senza fame.
In viaggio…
Ok, si parte! Marika studia tutte le informazioni e indicazioni, compra tutto quello che le è stato indicato, ricerca ricette per rendere gustose le verdure che ha a disposizione…
Il primo pasto sostitutivo che assaggia non è male: brioche proteica con marmellata e caffè: da quanto non si concedeva una brioche, seppur dietetica! E vai! la giornata passa veloce… senza mai pensare al cibo. A pranzo, pane proteico e zucchine grigliate, tanta acqua…. tutto qui? Eppure non ha fame e non ha voglia d’altro. Sarà l’entusiasmo della novità. Merenda con tea e biscotti: piacevoli più perchè impongono una pausa che per reale necessità. La sera prepara la cena per i suoi e rifila anche a loro le verdure che vanno bene a lei! Le viene un pò voglia di assaggiare ma non lo fa, tutta fiera di questa sua determinazione. Beve tanta acqua e termina con il suo budino al cioccolato: questo sa un po’ di pappa per bambini, bah! Il confronto con il cioccolato è improbabile. Sceglierà un tortino alle pere per non rischiare confronti imbarazzanti con il suo cibo prediletto!! Va a letto presto come le ha suggerito la dottoressa per chiudere la giornata e non avere tentazioni. È felice: si sente soddisfatta di sè e si vede già più magra!!!
La mattina dopo la tentazione di salire sulla bilancia è incontenibile, anche se le hanno suggerito di non farlo: Dio mio! Meno 8 etti!!! Non ci può credere: vorrebbe anche andare a correre per potenziare ancora di più il lavoro della dieta. È piena di fiducia nelle sue possibilità e vorrebbe mettere il turbo per recuperare tutto il tempo perso. Anche questo le è stato suggerito di non farlo all’inizio: il metabolismo e il corpo hanno bisogno di qualche giorno di adattamento e un’attività fisica intensa in questo momento non è consigliabile.
Passano i giorni e anziché trovare difficoltà si accorge che è sempre più facile seguire la dieta: non ha fame, quasi si sforza per mangiare e poi sta bene: ha energia e voglia di fare! Si sente più lucida: le hanno detto che questo è dovuto alla chetosi. “Adoro!!!”
… destinazione… Paradiso!
Sono passati esattamente 98 giorni dall’inizio della dieta quindi poco più di 3 mesi. Oggi Marika pesa 22 kg di meno: non riesce a credere ai suoi occhi!
Non ha ancora finito il percorso, ma ormai ha scollinato e comincia la discesa: ora l’obiettivo comincia a vederlo ed è sicura di riuscire a raggiungerlo ed è stato più facile di quanto avesse mai immaginato.
Dimagrire non ha rappresentato solo un miglioramento del suo aspetto fisico e della sua salute, ma anche un viaggio interiore, una rifocalizzazione sulle priorità, una ridefinizione delle aspettative e degli impegni e un maggiore attenzione anche ai suoi bisogni: un po’ di sano, benedetto egoismo! Tanto, ha notato che se lei è più felice e soddisfatta, tutta la positività si riversa come una cascata su chi le sta attorno creando in un inaspettato circolo virtuoso spontaneo e vantaggioso!
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